Studio Legale Scarpellini

Errore medico: cos’è? Chi paga i danni al paziente

L’errore medico è un evento che può concretizzarsi ogniqualvolta si riceve una prestazione sanitaria. Ogni anno in Italia vengono istruite circa 300.000 cause pendenti contro professionisti e strutture sanitarie, numero a cui si sommano circa 35.000 richieste di risarcimento per il solo danno biologico.

La maggior parte degli errori medici riguarda le attività chirurgiche (38,4%). Seguono gli errori diagnostici (20,7%)e terapeutici (10,8%) e le infezioni contratte in ospedale (6,7%).

Se temi di essere vittima di un errore medico e vuoi chiedere i danni, rivolgiti a un avvocato esperto in risarcimenti malasanità come l’Avvocato Scarpellini a Milano e richiedi una prima consulenza.

Errore Medico: cosa significa e quali sono le conseguenze?

L’errore medico è l’errore commesso dall’operatore sanitario durante il processo di diagnosi, trattamento o gestione del paziente. In conseguenza di ciò, quest’ultimo può riportare un danno con successivo peggioramento del suo stato di salute o perdere la vita.

L’errore medico può configurarsi in ospedali, case di cura private, studi medici e strutture sanitarie e nascere, nonostante si adottino le migliori pratiche e si seguano elevati standard, per negligenza, disattenzione, scarsa formazione o sovraccarico di lavoro.

Numeri alla mano, gli errori medici sono principalmente dovuti a diagnosi errate, mancate o tardive, terapie non adeguate, sbagli intraoperatori, inadeguatezza delle risorse e infezioni contratte in ambiente ospedaliero o all’interno del pronto soccorso.

Detto ciò, l’errore medico può, a sua volta, derivare da negligenza, imprudenza e imperizia.

  • Negligenza: è l’errore che si verifica quando l’operatore sanitario si dimostra superficiale e passivo oppure quando appare poco preciso, non curante e disattento ai bisogni del paziente.
  • Imprudenza: è l’errore che nasce quando si sottovalutano i rischi e i pericoli che potrebbero mettere a repentaglio la salute dell’assistito.
  • Imperizia: è lo sbaglio riconducibile alla mancata preparazione o alla scarsa capacità tecnica dell’operatore sanitario.

Responsabilità e Risarcimento in Caso di Errore Medico

La responsabilità medica può essere definita come la responsabilità professionale riconducibile ai danni arrecati al paziente per errori, omissioni o violazioni degli obblighi derivanti dall’esercizio dell’attività sanitaria.

Chi ha la responsabilità medica e commette un errore, provocando lesioni al paziente, può essere accusato di malasanità.

In linea generale, la responsabilità medica, civile e penale, può ricadere su enti e professionisti che erogano prestazioni sanitarie come:

  • medici;
  • ospedali pubblici;
  • case di cura private;
  • strutture sanitarie;
  • operatori sanitari assistenziali come gli infermieri.

Nell’ambito della responsabilità medica civile, la legge Gelli-Bianco (legge n. 24/2017) si è espressa chiaramente.

In ottemperanza del contratto di spedalità sottoscritto con il paziente, la struttura sanitaria risponde in via contrattuale non solo delle obbligazioni direttamente poste a proprio carico (servizio alberghiero, attrezzature, ecc..), ma anche delle prestazioni erogate dai propri ausiliari come il personale medico e paramedico (ex art. 1228 c.c.).

Il medico risponde, invece, a titolo di responsabilità extracontrattaule ai sensi dell’art. 2043 c.c..

Tuttavia, la responsabilità del medico può avere ripercussioni anche sul piano penale. Come sancito dalla legge Gelli-Bianco, la responsabilità dell’operatore è di tipo penale qualora si configuri il reato di omicidio colposo o il paziente riporti lesioni a seguito della prestazione sanitaria ricevuta.

Nonostante ciò, la responsabilità del medico decade nel caso in cui lo stesso dimostri di essersi attenuto, nell’esercizio della professione, alle linee guida o alle buone prassi clinico-assistenziali consolidate.

Fatte queste necessarie premesse, sappi che se sei vittima di errore medico è tuo diritto essere risarcito, ma la prima cosa da farsi è richiedere una consulenza a un avvocato esperto in risarcimento danni malasanità.

Quali sono i danni risarcibili per errore medico?

Il risarcimento danni per malasanità vuole garantire al paziente, vittima di malpractice medica, un adeguato ristoro per i danni patrimoniali e non patrimoniali.

I danni patrimoniali comprendono, a loro volta, perdita di denaro e mancati guadagni. La prima, meglio nota come danno emergente, è riconducibile alle spese sostenute dalla parte lesa a seguito dell’errore medico (visite mediche specialistiche, acquisto di ausili e farmaci, terapia riabilitativa).

I mancati guadagni, noti come lucro cessante, si riferiscono invece alle ridotte entrate, a loro volta, riconducibili a un periodo di invalidità temporanea, ma possono anche riferirsi alla riduzione complessiva di reddito in conseguenza di un’inabilità lavorativa permanente.

Al contrario, il danno non patrimoniale non ha connotazione economica e lo si deve considerare come la conseguenza della violazione di diversi valori della persona. Questo tipo di danno viene, dunque, quantificato sulla base di criteri prestabiliti e a discrezione del giudice. Appartengono a questa categoria i danni biologici, morali, esistenziali ed estetici, la lesione del diritto all’autodeterminazione, il danno da perdita di chance, il pregiudizio relazionale, il danno catastrofale, il danno da perdita anticipata della vita e quello da perdita del rapporto parentale.

Processo di Richiesta per il Risarcimento danni  

Se ritieni di essere vittima di errore medico e desideri ottenere un risarcimento danni, sappi che devi seguire un iter ben preciso.

La riforma in materia di responsabilità sanitaria (legge 24/2017) stabilisce per esempio che chi desidera intentare una causa in tribunale, per una controversia inerente a un risarcimento danni per malpractice medica, deve prima ricorrere alla Consulenza Tecnica Preventiva o alla Mediazione.

Procediamo però con ordine e vediamo quali sono i primi passi da fare per inoltrare una richiesta di risarcimento danni per malasanità.

Le prime due cose da farsi sono reperire tutta la documentazione atta a dimostrare il presunto caso di malpractice medica e rivolgersi a un legale esperto in responsabilità medica come l’Avvocato Scarpellini a Milano. In queste prime fasi, è infatti fondamentale studiare la documentazione prodotta e procedere con una perizia medico legale.

Confermato l’errore medico, l’avvocato trasmette alla struttura sanitaria o al medico, ritenuti responsabili di malpractice, la richiesta di risarcimento danni sotto forma di diffida e contestuale messa in mora.

A questo punto, la struttura e il medico si rivolgono alla propria compagnia assicurativa per l’apertura del sinistro. In questa fase, la parte lesa può essere sottoposta a una seconda visita medico legale di riscontro presso un incaricato dalla compagnia per l’accertamento del danno.

Se anche il medico legale della controparte conferma l’errore medico, si apre una trattativa per trovare un accordo per la liquidazione del risarcimento dovuto.

Se, tuttavia, la diffida di pagamento non trova riscontro o non si arriva ad alcun accordo, si possono intraprendere altre due strade.

La Consulenza Tecnica Preventiva

La Consulenza Tecnica Preventica (ATP) è uno strumento previsto dalla legge che si fonda su una consulenza tecnica ai fini della composizione bonaria della lite.

L’avvocato deposita il ricorso per un accertamento tecnico preventivo seguito da una consulenza medico legale sul paziente in presenza dei consulenti delle parti e di un terzo consulente, super partes, nominato dal tribunale e chiamato a tentare una conciliazione.

In caso di mancato raggiungimento di un accordo transattivo, si procede con la cosiddetta mediazione.

La mediazione

La mediazione (D.Lgs. 28/2010) rappresenta l’ultima chance prima di arrivare a una causa ordinaria ed è una procedura nel corso della quale un soggetto terzo, noto come mediatore, verifica se vi siano i presupposti per il raggiungimento di un accordo bonario tra le parti.

Qualora la conciliazione fallisse, si istituisce una causa civile ordinaria con conseguente slittamento dei tempi di conseguimento del risarcimento.

Chi Paga il Danno in Caso di Errore Medico?

In caso di errore medico, la richiesta di risarcimento danni può essere indirizzata, come anticipato, alla struttura sanitaria e al professionista che ha erogato la prestazione. In entrambi i casi, è tuttavia essenziale muoversi per tempo facendosi assistere da un avvocato esperto in errori medici.

Se hai intenzione di chiedere il risarcimento danni, hai infatti 10 anni di tempo se è tua intenzione rivalerti sulla struttura e 5 per agire nei confronti del medico. Se quest’ultimo è un libero professionista, il rapporto che si instaura tra voi è tuttavia di natura contrattuale e quindi, in caso di risarcimento danni, si applica la normativa prevista per le strutture sanitarie. Dunque, la prescrizione è decennale e, come parte lesa, non sei tenuto a dimostrare le cause del danno riportato.

Se il risarcimento viene chiesto alla struttura, si deve inoltre dimostrare il pregiudizio subito producendo tutta la documentazione atta a suffragare il danno riconducibile al ricovero o alla prestazione ricevuta. Sarà quindi la struttura a dover provare che la prestazione è stata eseguita in modo corretto o sia insorto un evento non previsto da cui ne è derivato il danno.

Se si avanza la richiesta di risarcimento danni al medico, è invece necessario provare che il danno sia stato causato dalla sua negligenza o dal suo comportamento.

Ruolo dell’Assicurazione e Protezione Legale del Paziente

La legge ha sancito l’obbligo, per tutti gli ospedali pubblici, le case di cura private e i professionisti sanitari, di stipulare una polizza assicurativa in grado di coprire i rischi derivanti dalla responsabilità medica.

Di fronte a un errore medico, parte del danno viene quindi liquidato dalla compagnia assicurativa, mentre la restante parte è, per esempio, a carico dell’azienda ospedaliera.

In caso di mancata sottoscrizione della polizza assicurativa, il paziente può ricorrere a un fondo dedicato che copre i danni da errore medico e viene alimentato con il versamento di un contributo annuale da parte delle imprese di assicurazione.

Il Fondo opera, inoltre, anche nel caso in cui i massimali assicurativi siano più bassi del risarcimento dovuto al paziente.

Diritti del Paziente e Accesso alla Documentazione Medica

Chiunque si appresti a ricevere una prestazione sanitaria ha diritti ben precisi. Per esempio, il medico ha l’obbligo di eseguire il trattamento con diligenza e «lege artis», ovvero in ottemperanza di quanto stabilito, allo stato attuale dell’arte, dalla scienza medica riconosciuta.

Il medico è, quindi, tenuto ad agire con un modus operandi scrupoloso, ma ciò non gli impone di per sé di ottenere un successo terapeutico perché, come ampiamente risaputo, ogni accertamento diagnostico, intervento e terapia non è scevro da rischi per la salute.

Se hai usufruito di una prestazione sanitaria e  temi di essere stato vittima di un errore medico, sappi che, previo accertamento dei fatti, puoi essere risarcito. A tal fine, è tuttavia indispensabile entrare in possesso della cartella clinica esercitando un altro tuo importante diritto.

I medici sono, infatti, tenuti a rendere conto delle loro attività al paziente e obbligati a consegnarli gratuitamente, su richiesta e in qualsiasi momento la sua cartella clinica. È, tuttavia, consentito loro farne copia da produrre come elemento probatorio. Gli stessi sono altresì tenuti a consegnare su richiesta le radiografie effettuate e pagate.

A chi rivolgersi per richiedere un risarcimento dei danni causati da errore medico?

Per richiedere un risarcimento dei danni causati da errore medico a Milano, rivolgiti allo Studio Legale Scarpellini. L’Avvocato Roberta Scarpellini, titolare dello studio, è esperta in malasanità, si avvale della collaborazione di preparati medici legali, ha elevate capacità negoziali, garantisce il conseguimento del massimo risarcimento e può assisterti su tutto il territorio nazionale.

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Avv. Roberta Scarpellini

L'Avvocato Roberta Scarpellini è specializzata nella negoziazione stragiudiziale e giudiziale per garantire il giusto risarcimento alle vittime di incidenti stradali con lesioni gravi, gravissime e mortali. È anche Presidente dell'Associazione NEVRA, che si focalizza sul riconoscimento medico-legale del danno neuropatico. Lo studio legale Scarpellini offre assistenza completa, dalla valutazione dei danni alla trattativa per il risarcimento, assicurando un'approfondita tutela legale e giuridica per i suoi assistiti.

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