Studio Legale Scarpellini

Trauma Oculare da Incidente Stradale: Danni alla Vista e Cecità

I danni alla vista da incidente stradale sono eventi comuni e molto eterogenei la cui presentazione clinica è correlata alle numerose strutture dell’occhio potenzialmente coinvolte.

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Danni alla vista da incidente stradale: le cause

I danni alla vista come la cecità causata da incidente stradale può insorgere a seguito di tamponamenti tra veicoli, sinistri in moto o bicicletta ed investimenti di pedoni.

Il rispetto dei limiti di velocità, il corretto uso delle cinture di sicurezza e l’utilizzo degli air-bag ha contribuito a ridurre i traumi oculari con perforazione dell’occhio. Parallelamente, si registra però un aumento dei traumi contusivi o da contraccolpo facciale.

Nel complesso, i danni riportati possono essere imputabili ai seguenti traumi.

  • Oculari: l’agente lesivo può colpire il bulbo oculare direttamente oppure dopo aver interessato le strutture ossee orbito-palpebrali circostanti
  • Cranici: eventi responsabili di lesioni delle vie ottiche intracerebrali

 

I traumi oculari

Come sopra indicato, i traumi oculari possono essere suddivisi in traumi diretti del bulbo oculare e traumi orbitari-palpebrali.

 

I traumi diretti del bulbo oculare

I traumi diretti del bulbo oculare possono essere a bulbo chiuso o aperto.

  • A bulbo chiuso: sono generalmente rappresentati da contusioni dell’occhio e più rigorosamente definibili contusioni del bulbo oculare. Il bulbo oculare è una struttura sferoidale chiusa nella quale le forze contusive, dirette o indirette, trasmettono l’onda d’urto all’intero organo comprendente una parte anteriore (segmento anteriore) e posteriore (segmento posteriore). Il segmento anteriore è costituito da congiuntiva bulbare, cornea, iride con corpo ciliare e cristallino. Il posteriore è formato da corpo vitreo, coroide, retina ed origine del nervo ottico. Ogni componente del bulbo oculare può essere lesionata da un trauma contusivo
  • A bulbo aperto: comprendono la rottura del bulbo oculare e traumi penetranti con lacerazione della parete dello stesso. La prima si verifica quando il trauma contusivo oculare è di un’intensità tale da provocare un aumento della pressione all’interno dell’occhio con conseguente rottura della parete. I traumi possono essere, invece, prodotti da una ferita penetrante attraverso la parete del bulbo oculare con o senza ritenzione del corpo estraneo penetrante o da una ferita perforante con doppia perforazione del bulbo oculare (in altri termini, una via di ingresso ed una d’uscita dell’oggetto lesionante generalmente appuntito o tipo “proiettile”)

 

Traumi orbitari-palpebrali

Come per i traumi del bulbo oculare, anche i traumi orbitari e palpebrali possono essere di natura contusiva o penetrante. Possono interessare solo le strutture ossee peri-oculari (cavità orbitaria) o essere associati a complicanze oculari. Pertanto, anche questa tipologia di traumi è potenzialmente dannosa per la funzione visiva.

Le fratture singole o anche multiple delle pareti della cavità orbitaria possono non avere conseguenze sulla funzione visiva. Tuttavia, possono causare rilevanti ematomi retrobulbari e danneggiare muscoli e nervi oculomotori con conseguenti alterazioni della motilità oculare.

La formazione di schegge ossee appare, invece, molto pericolosa perché responsabile di possibili ferite perforanti del bulbo oculare. Le fratture dell’apice della cavità orbitaria spesso coesistono con la sezione parziale o totale del nervo ottico, fenomeno che causa la perdita della vista.

 

I traumi cranici

I traumi cranici aperti o chiusi conseguenti ad incidente stradale possono danneggiare le vie ottiche (nervi ottici, chiasma, vie ottiche cerebrali) e la corteccia visiva occipitale. 

In questi casi,  i difetti della funzione visiva sono gravi e possono coesistere con altre alterazioni neurologiche.

 

Danni alla vista da incidente stradale: le tipologie

Frequentemente, l’entità del trauma non correla con la perdita della funzione visiva. Traumi anche gravi che interessano le strutture ossee orbitarie o cranio-facciali possono, difatti, essere esenti da conseguenze sulla vista. Al contrario, traumi apparentemente lievi, specie del bulbo oculare, possono determinare lesioni rilevanti e conseguenze irreversibili sull’acuità visiva.

Non si possono, inoltre, trascurare fattori in grado di aggravare gli effetti lesivi dei traumi oculari come l’età della vittima, la presenza di miopia o glaucoma e le patologie corneali o della sclera come, ad esempio, le distrofie. Sono, infine, da considerarsi aggravanti pregressi interventi oculistici, incluso il trapianto di cornea, e retinopatie nel contesto di malattie sistemiche come l’ipertensione arteriosa ed il diabete mellito.

In considerazione della classificazione dei traumi oculari adottata e descritta sinteticamente in precedenza, si identificano alcune principali tipologie di lesioni.

 

Lesioni del segmento anteriore del bulbo

Comprendono emorragie o lacerazioni della congiuntiva bulbare, abrasioni e perforazioni corneali, inclusione di corpo estraneo nella cornea, disinserzione dell’iride (iridodialisi), glaucoma post-traumatico, lussazione o sublussazione del cristallino, cataratta post-traumatica, ipoema (raccolta di sangue nella camera anteriore dell’occhio) ed endoftalmite (infezione nell’interno dell’occhio).

 

Lesioni del segmento anteriore del bulbo

Comprendono emovitreo , rottura o distacco di retina , rottura della coroide,  distacco della base del vitreo, emorragie intrabulbari o pre-retiniche o sotto-retiniche, neuropatia ottica traumatica, emorragia della guaina del nervo ottico,  avulsione del nervo ottico, ritenzione di corpo estraneo intravitreale o intraretinica, endoftalmite per infezione nell’occhio e rottura del bulbo oculare.

 

Lesioni orbitarie-palpebrali

Comprendono ematomi, emorragie e lacerazioni delle palpebre, lacerazione del sacco lacrimale o del canalino lacrimale, fratture singole o multiple delle pareti della cavità orbitaria, frattura dell’apice dell’orbita con edema o emorragia o sezione parziale/ totale del nervo ottico, paralisi di nervi oculomotori con conseguente disturbo della motilità oculare o diplopia (visione sdoppiata), emorragie ed ematomi orbitari retrobulbari.

 

Conseguenze dei traumi da incidente stradale sulla funzione visiva

Le conseguenze sulla vista dei traumi da incidente stradale possono essere rilevanti e comportare anche menomazioni della capacità lavorativa e possibili alterazioni psicologiche. Purtroppo, il trauma può causare la perdita di un occhio con o senza possibilità di protesi estetica, la perdita della funzione di un occhio con evoluzione in atrofia e la riduzione in vario grado del visus. Un’altra gravissima conseguenza del trauma occorso è la cecità completa. Infine, possono residuare difetti del campo visivo come quadrantopsie ed emianopsie o difetti concentrici. Le lesioni delle vie ottiche cerebrali, conseguenti a traumi cranici, coesistono invece frequentemente con altri esiti neurologici.

Se hai riportato danni alla vista da incidente stradale e desideri ottenere il giusto risarcimento, affidati a professionisti del settore che possono guidarti verso le scelte giuste come la richiesta, per esempio, di un consulto medico legale da affiancare a quello della compagnia assicurativa.

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