Studio Legale Scarpellini

Inabilità temporanea parziale e assoluta incidente stradale

A causa di un incidente stradale, le lesioni riportate dalla vittima possono costringerla alla temporanea o assoluta limitazione delle attività quotidiane, con conseguenze più o meno gravi, a seconda del trauma subito.

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Inabilità temporanea: cosa prevede la normativa?

Nei casi in cui a seguito di un incidente stradale non si possano più svolgere le attività quotidiane, la normativa italiana prevede la fattispecie dell’inabilità temporanea che rappresenta il periodo richiesto per il recupero dall’infortunio.

L’inabilità temporanea è definita come un “danno biologico di durata limitata” che si traduce in una compromissione dell’integrità fisica o psicologica destinata a risolversi in un determinato periodo di tempo, stimato in giorni. 

Per determinare il risarcimento del danno biologico, si prendono in considerazione vari parametri, tra cui l’entità e il tipo di lesione, gli eventuali punti di invalidità assegnati, i giorni di ricovero in ospedale e l’età della vittima.

Bisogna comunque tener presente che il risarcimento, in caso di lesioni riportate a causa di un incidente stradale, è dovuto indipendentemente dalla capacità del danneggiato di produrre reddito, ed è a carico della compagnia di assicurazione del conducente responsabile del sinistro o dell’INPS se la vittima è un lavoratore dipendente.

La gestione dell’inabilità temporanea parziale e assoluta

L’inabilità temporanea può essere assoluta o parziale.

L’inabilità temporanea è assoluta (o totale) quando, a seguito dell’incidente stradale, la vittima non può più svolgere alcun tipo di attività (inabilità al 100%).

Al fine di calcolare il risarcimento dovuto, bisogna fare una distinzione in base all’entità della lesione riportata.

Per le lesioni micropermanenti, o di lieve entità, caratterizzate da un’invalidità compresa tra l’1% e il 9%, il Decreto ministeriale dell’8 giugno 2022 che ha aggiornato gli importi indicati dal Codice delle assicurazioni private (tenendo conto delle tavole di mortalità stilate dall’Istat e il tasso di rivalutazione stabilito dall’interesse legale), prevede che la vittima abbia diritto a un rimborso di 50,79 euro per ogni giorno di inabilità totale. 

Per le lesioni macropermanenti, le tabelle milanesi – che da tempo costituiscono il punto di riferimento nazionale per una valutazione uniforme del danno biologico – prevedono un risarcimento giornaliero di base di 99 euro per ogni giorno di inabilità totale. Questa cifra include sia il danno biologico, valutato 72 euro, sia la sofferenza interiore, valutata 27 euro. Il risultato può essere aumentato fino al 50% in presenza di ulteriori circostanze che il danneggiato è tenuto ad evidenziare e documentare in modo preciso.

Quando i danni riportati a seguito dell’incidente stradale limitano parzialmente l’attività quotidiana o nei giorni in cui migliorano le condizioni di salute prima della completa guarigione, si parla di inabilità temporanea parziale che è rimborsata in percentuali fisse del 75%, 50% e 25%, a seconda della progressiva ripresa della capacità lavorativa e funzionale da parte del soggetto leso.

L’importo totale del risarcimento sarà, quindi, determinato dalla somma dei compensi assegnati per il periodo di invalidità temporanea assoluta e parziale.

Inabilità temporanea al lavoro: diritti e doveri del lavoratore

Nei casi di inabilità temporanea, il lavoratore ha il diritto di mantenere il proprio posto di lavoro e di ricevere una retribuzione, anche se non può lavorare.

Si tratta di diritti soggetti al rispetto di tutta una serie di obblighi nei confronti del datore di lavoro, tra cui il dovere di notificare la malattia (anche di un solo giorno lavorativo), fornire la relativa certificazione medica (entro 2 giorni dal rilascio) e garantire la propria disponibilità ad essere raggiunto per un controllo medico durante giorni e orari prestabiliti.

In caso di guarigione anticipata, l‘INPS prevede che il lavoratore possa richiedere una correzione del certificato in corso, in modo da documentare in modo accurato il periodo di inabilità temporanea al lavoro. Se un lavoratore si considera guarito e intende tornare al lavoro prima della fine della prognosi indicata dal proprio medico curante, potrà quindi essere riammesso in servizio solo se è in possesso di un certificato medico di rettifica di quanto precedentemente indicato.

Tipologie di risarcimento per inabilità temporanea

In generale, nei casi di inabilità temporanea parziale e assoluta esistono diverse tipologie di risarcimento, di cui quelle più comuni sono le seguenti:

  • Risarcimento giornaliero: è la forma più diffusa per l’inabilità temporanea ed è calcolata in funzione dei giorni di convalescenza. Prende in considerazione la compromissione della capacità di svolgere il proprio lavoro abituale e consente di coprire le eventuali perdite economiche che ciò comporta. Viene calcolato in base allo stipendio e cessa non appena il lavoratore rientra in attività.  
  • Risarcimento con franchigia: in alcune circostanze, il risarcimento può consistere in una somma che copre i costi per il periodo della convalescenza previsto dal medico all’atto del rilascio del certificato che attesta l’inabilità. Nel caso in cui quest’ultima dovesse continuare oltre la previsione iniziale, la vittima avrà diritto a un ulteriore risarcimento in base ai giorni aggiuntivi. Qualora dovesse, invece, tornare al lavoro prima del previsto, avrà diritto solo a un risarcimento parziale.
  • Risarcimento per inabilità temporanea parziale: in casi eccezionali, la vittima può ricevere un risarcimento più modesto dei precedenti per le lesioni riportate a seguito di un incidente stradale che, pur non essendo così gravi da impedire di lavorare, rendono più difficile lo svolgimento delle proprie mansioni. 

Infine, la vittima di un incidente stradale ha diritto alla copertura delle spese mediche, che possono includere i costi legati a ricoveri ospedalieri, trattamenti riabilitativi, fisioterapia, farmaci o l’acquisto di ausili come stampelle o sedie a rotelle. 

Rivolgiti a un avvocato esperto in incidenti stradali

In considerazione delle complesse implicazioni legali che derivano dall’inabilità totale o parziale a seguito di un incidente stradale, si comprende come sia indispensabile rivolgersi a un avvocato esperto in materia che saprà fornire tutte le indicazioni necessarie per tutelare al meglio gli interessi della vittima in un momento di grande vulnerabilità.

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Avv. Roberta Scarpellini

L'Avvocato Roberta Scarpellini è specializzata nella negoziazione stragiudiziale e giudiziale per garantire il giusto risarcimento alle vittime di incidenti stradali con lesioni gravi, gravissime e mortali. È anche Presidente dell'Associazione NEVRA, che si focalizza sul riconoscimento medico-legale del danno neuropatico. Lo studio legale Scarpellini offre assistenza completa, dalla valutazione dei danni alla trattativa per il risarcimento, assicurando un'approfondita tutela legale e giuridica per i suoi assistiti.

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