Studio Legale Scarpellini

Denuncia penale per incidente stradale: come comportarsi?

Un incidente stradale implica sempre una responsabilità civile, ossia l’obbligo in capo a chi ha causato l’incidente di risarcire i danni alla vittima. Se l’incidente provoca lesioni gravi o gravissime, o la morte, scatta la denuncia penale. In questi casi il Codice penale prevede il reato di omicidio stradale e le lesioni stradali gravi o gravissime.

L’avvocato Roberta Scarpellini e il suo studio legale si occupano da anni di risarcimento dei danni da incidenti stradali mortali o che hanno provocato lesioni gravi e gravissime e sono in grado di tutelare i propri assistiti. Oltre ad essere un’esperta in materia di incidenti stradali mortali, l’avvocato Scarpellini ha anche fondato l’Associazione NEVRA per il riconoscimento del danno neuropatico, di cui è Presidente.

Hai subito lesioni in un incidente stradale?

Lo studio legale Scarpellini ha maturato una specifica competenza nelle richieste di risarcimento da parte delle vittime della strada e ti darà tutte le informazioni utili per far valere il tuo diritto.

Quando un incidente stradale è penale. Cosa fare?

Quando un incidente stradale causa la morte di una persona, si rientra nel reato di omicidio stradale che è una fattispecie particolare di omicidio, caratterizzato dal fatto che, chi l’ha commesso, non aveva l’intenzione di uccidere e che la morte della vittima è una conseguenza diretta della violazione delle norme della strada.

Scattano responsabilità penali anche quando l’incidente stradale provoca lesioni personali gravi o gravissime e quando l’autore dell’incidente è colto in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope, o viene accertata l’incapacità materiale, indipendentemente dal fatto che ciò abbia causato l’incidente. In particolare, la legge prevede delle circostanze aggravanti ad effetto speciale per alcune categorie di soggetti: conducenti per il trasporto di persone; autisti che trasportano cose; conducenti di veicoli con carico superiore a 3,5 t, di autobus, o con numero di passeggeri superiore a 8.

Quando una lesione è grave o gravissima?

Si parla di lesione grave quando mette in pericolo la vita delle persone e se il periodo di inabilità supera i 40 giorni o, ancora, quando produce un indebolimento permanente di un senso o di un organo, come la perdita dell’udito a un solo orecchio o alterazioni di altri sensi.

Si parla, invece, di lesione gravissima quando dall’incidente deriva: una malattia certamente o probabilmente inguaribile; la perdita di un senso, di un arto o una mutilazione che renda l’arto inservibile; la perdita dell’uso di un organo o della capacità di avere figli; una permanente e grave difficoltà della parola; la deformazione, oppure lo sfregio permanente del viso.

Cosa si rischia per una denuncia a seguito di lesioni gravi?

L’omicidio stradale è punito con la reclusione da due a sette anni, ma se la stessa condotta è commessa da chi si trova in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica, la reclusione va da otto a dodici anni. Nel caso di lesioni gravi, l’autore è punito con la reclusione da tre mesi a un anno e da uno a tre anni per le lesioni gravissime. Se, infine, chi ha causato l’incidente non si ferma a prestare soccorso, le pene sono ulteriormente aumentate.

Assoluzione per particolare tenuità del fatto a seguito di un incidente stradale

Il responsabile di un incidente stradale che ha causato una lesione grave può essere assolto nel processo penale se il fatto da lui commesso viene, complessivamente, giudicato “tenue” dal giudice. Tale beneficio è previsto dall’articolo 131-bis del Codice penale che esclude la punibilità dell’autore di reati puniti con la reclusione non superiore, al massimo, a 5 anni e/o con la pena pecuniaria. Per ottenere l’assoluzione per particolare tenuità del fatto è necessario, però, che sussistano due presupposti: il danno o il pericolo deve risultare esiguo e la condotta di guida dell’autore del reato deve essere riconducibile a banali disattenzioni, sintomatiche di colpa lieve.

Il beneficio riconosciuto non ha lo scopo di estinguere il reato, che rimane, ma di renderlo non punibile. Ne consegue che i provvedimenti relativi, compresa l’archiviazione, saranno iscritti in ogni caso nel casellario giudiziario per dieci anni.

Nella sentenza 43700/2021 la Corte di Cassazione è intervenuta a proposito del proscioglimento per prescrizione del reato, o remissione di querela, sostenendo che si tratta di formule più favorevoli rispetto all’esclusione della punibilità per tenuità del fatto. Le prime cancellano, infatti, il reato, mentre l’ultima lo lascia inalterato. Nella sentenza 13681/2016 la Corte di Cassazione ha, inoltre, specificato che la non punibilità non fa venir meno le sanzioni amministrative accessorie previste dal Codice della strada, disposte dal Prefetto (ad esempio, la sospensione della patente o il sequestro dell’auto).

Causa civile per risarcimento danni da incidente stradale

Nei casi di omicidio stradale o di lesioni gravi o gravissime si avvia il procedimento penale al fine di accertare la responsabilità in capo al soggetto che ha causato il sinistro. Ciò non preclude la possibilità per il danneggiato (o per i suoi familiari in caso di morte della vittima) di agire in sede civile per ottenere il risarcimento dei danni patiti.

A tal fine, l’art. 74 del Codice di procedura penale prevede che “l’azione civile per le restituzioni e per il risarcimento del danno di cui all’articolo 185 del Codice penale può essere esercitata nel processo penale dal soggetto al quale il reato ha recato danno, ovvero dai suoi successori universali, nei confronti dell’imputato e del responsabile civile”. In altre parole, questo articolo consente a chi abbia subito un danno in corrispondenza di reato, di avanzare la richiesta risarcitoria direttamente in sede penale. Il danneggiato potrà costituirsi parte civile nel processo penale solo dopo l’udienza preliminare ma prima degli atti introduttivi del dibattimento. Quando il dibattimento è aperto non sarà più possibile costituirsi nel processo penale per richiedere il risarcimento.

Processo penale e processo civile: differenze

La scelta di costituirsi parte civile nel processo penale, o di agire in sede civile per il risarcimento del danno dipende da tanti fattori e dagli obiettivi che si intendono perseguire. In questo caso è indispensabile rivolgersi ad un avvocato esperto. Una condanna in sede civile potrà garantire alla vittima o ai suoi familiari il solo risarcimento del danno, mentre una condanna in sede penale colpirà direttamente chi ha causato l’incidente e avrà nei suoi confronti una funzione punitiva.

Per quanto riguarda poi le tempistiche, nel giudizio penale per potersi costituire parte civile occorrerà attendere l’esito delle indagini del pubblico ministero e la notifica del decreto di citazione in giudizio. Anche i tempi di prescrizione sono diversi: nel caso di costituzione di parte civile nel processo penale si rispettano i tempi di prescrizione del reato; nel caso di giudizio civile per il risarcimento dei danni, la prescrizione è di 2 anni e per il risarcimento del danno derivante da fatto illecito, il termine è di 5 anni.

Può succedere anche che il giudizio penale si concluda con una condanna generica e bisognerà poi rimettersi al giudice civile per la quantificazione del danno.

Lesioni gravi, gravissime, morte in un incidente stradale: affidati allo studio Scarpellini

Nei casi di omicidio stradale e di incidente che abbia provocato lesioni gravi o gravissime è meglio farsi assistere da un avvocato che conosce a fondo la materia, il quale può meglio aiutarvi a fare la scelta processuale più adatta alla specifica situazione. Il nostro studio aiuta le vittime e i loro familiari a ricostruire in maniera dettagliata e coerente la dinamica dell’evento agendo, poi, nelle appropriate sedi per ottenere il riconoscimento dei propri diritti.

Sei familiare di una vittima di un incidente stradale?

Lo studio legale Scarpellini assiste da anni le vittime della strada e ha curato numerosi casi di omicidi stradali e di lesioni gravi e gravissime derivanti da sinistri stradali.

Avv. Roberta Scarpellini

Avv. Roberta Scarpellini

L'Avvocato Roberta Scarpellini è specializzata nella negoziazione stragiudiziale e giudiziale per garantire il giusto risarcimento alle vittime di incidenti stradali con lesioni gravi, gravissime e mortali. È anche Presidente dell'Associazione NEVRA, che si focalizza sul riconoscimento medico-legale del danno neuropatico. Lo studio legale Scarpellini offre assistenza completa, dalla valutazione dei danni alla trattativa per il risarcimento, assicurando un'approfondita tutela legale e giuridica per i suoi assistiti.

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