L’avvocato per incidenti stradali a Milano si occupa anche di incidenti stradali provocati da buche sull’asfalto, situazione molto comune in un Paese come l’Italia, in cui le condizioni delle strade sono spesso preoccupanti e mettono in seria difficoltà chi guida. Le buche che si creano nell’asfalto per mancanza di manutenzione possono trasformarsi in vere e proprie trappole per automobilisti, motociclisti, ciclisti e anche per i pedoni. Negli ultimi dieci anni sono stati investiti per la manutenzione delle strade circa 3.000 euro a chilometro, a fronte di una spesa necessaria stimata intorno a 46.000 euro. Bastano questi dati per avere un quadro corretto dello stato in cui versano le strade italiane.
Hai subito un incidente a causa di una buca stradale?
Lo studio legale Scarpellini ha maturato una specifica competenza in questa tipologia di sinistri
Gli incidenti stradali a causa di buche nell’asfalto sono numerosi in Italia. In quali casi si ha diritto al risarcimento dei danni?
L’asfalto dissestato è un problema per molte strade italiane. Non capita raramente che il manto stradale metta a duro rischio gomme e sospensioni e rappresenti una seria minaccia per la sicurezza della circolazione, provocando sbandamenti e cadute. Gli enti gestori della strada, responsabili della manutenzione, possono essere chiamati a rispondere quando i veicoli o le persone subiscono danni a causa del manto stradale malridotto. Non si può però parlare di risarcimento automatico. Affinché il risarcimento venga riconosciuto, bisogna che sussistano alcune condizioni.
In linea generale, il risarcimento del danno a veicoli o a persone causato da una buca stradale è dovuto se l’ente proprietario o gestore della strada non l’ha riparata adeguatamente, contravvenendo agli obblighi di manutenzione, o se non ha segnalato in modo chiaro la presenza del pericolo. Viceversa, il risarcimento non è riconosciuto quando il dissesto è originato da un evento che l’ente non può prevedere, oppure quando l’incidente sia riconducibile alla condotta imprudente del conducente che poteva evitarlo.
In caso di dubbio è meglio rivolgersi ad un legale di fiducia, in grado di consigliare l’assistito in tutti i passaggi previsti per la richiesta di risarcimento. Lo studio legale Scarpellini si occupa da anni di risarcimento dei danni da incidenti stradali gravi ed è specializzato nella negoziazione stragiudiziale per garantire il giusto risarcimento alle vittime con lesioni gravi e gravissime o danni neuropatici. L’avvocato Roberta Scarpellini ha, inoltre, fondato ed è Presidente dell’Associazione NEVRA che si batte per il riconoscimento del danno neuropatico.
Incidente causato da una buca stradale: cosa può fare l’automobilista
L’ente proprietario del tratto di strada è responsabile della manutenzione e anche di eventuali danni causati a cose e persone, a patto che ci sia una condotta esemplare dell’automobilista e che l’incidente sia causato effettivamente dallo stato del manto stradale. L’automobilista che ha subito un danno a causa di una buca può presentare denuncia all’ente proprietario della strada, dimostrando il rapporto tra lo stato del manto stradale e il danno subito.
Cosa puoi fare se hai subito un incidente per una buca stradale?
Subito dopo l’incidente, l’automobilista deve fare tutta una serie di operazioni indispensabili per ottenere il risarcimento. Per prima cosa deve chiedere l’intervento dei vigili o delle forze dell’ordine per verbalizzare la presenza della buca e le condizioni che gli hanno impedito di evitare l’insidia. Se ci sono testimoni, deve prendere le loro generalità. È meglio, inoltre, che l’automobilista fotografi la buca, la strada, il veicolo e i danni riportati, ed è indispensabile che dalle foto emerga chiaramente la data in cui sono state scattate, affinché possano costituire una prova valida (sentenza della Corte di Cassazione n.28665 del 2017).
In caso di lesioni, l’automobilista deve recarsi al pronto soccorso e conservare tutta la documentazione medica (certificati, analisi, ricette, farmaci, esami strumentali, …). Qualora l’incidente avesse causato menomazioni invalidanti temporanee o permanenti, egli deve sottoporsi ad una perizia medico legale di parte. Non deve, poi, dimenticare di farsi rilasciare dal carrozziere un preventivo scritto per la riparazione dei danni materiali subiti dal veicolo. Infine, deve inoltrare, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o e-mail con posta elettronica certificata, la richiesta di risarcimento all’ente proprietario della strada, allegando la documentazione necessaria a comprovare l’entità dei danni, la presenza dell’insidia sulla strada e il nesso di causalità tra questa e i pregiudizi patiti.
Incidente su buca stradale: cosa prevede la normativa
Dal punto di vista normativo, in caso di incidente su una buca stradale i riferimenti principali sono l’art. 2043 del Codice Civile (“Risarcimento per fatto illecito”), il cui dispositivo recita: “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno” e l’art. 2051 del Codice Civile (“Danno cagionato da cosa in custodia”), secondo il quale “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. A questi si aggiunge l’art. 14 del Codice della Strada, che prevede l’obbligo per gli enti proprietari di provvedere alla gestione, manutenzione e pulizia delle strade e delle loro pertinenze, al controllo tecnico della loro efficienza e all’apposizione della segnaletica prescritta.
Obblighi del proprietario della strada
L’ente gestore della strada ha l’obbligo di segnalare eventuali buche presenti sul manto stradale e di procedere alla loro riparazione ed eliminazione per evitare rischi e pericoli per gli automobilisti. La responsabilità del custode della cosa è oggettiva, di conseguenza egli è sempre responsabile dei danni cagionati a terzi, anche se non dipendenti dalla sua colpa, tranne quando l’evento dannoso sia conseguenza di un caso fortuito, ossia di un evento imprevedibile ed inevitabile pur adottando la diligenza necessaria. Rientra nel caso fortuito la buca che si è creata poco prima del sinistro a causa, ad esempio, di un fattore climatico improvviso come un violento acquazzone, perché in questi casi l’ente gestore non ha avuto il tempo per intervenire e mettere in sicurezza il tratto strada. L’onere di provare il caso fortuito ricade sull’ente gestore.
Buche stradali: quando posso ottenere il risarcimento
Una strada dissestata è un valido motivo per il quale si può ottenere un risarcimento dei danni subiti. Affinché l’ente gestore sia tenuto a pagare, occorre che la buca sia poco visibile per il danneggiato (insidia occulta) e rappresenti un pericolo effettivo per chiunque (insidia oggettiva). Non basta, quindi, finire sopra una buca per aver diritto al risarcimento dei danni subiti.
Secondo la recente giurisprudenza, se il pericolo è visibile o prevedibile il conducente della strada è tenuto ad evitarlo e non ha diritto al risarcimento in caso di sinistro. Una guida distratta, una velocità elevata o il mancato uso dei fari in orario notturno sono alcuni dei motivi per i quali può venire negato o ridotto il risarcimento per l’incidente causato dalla buca stradale.
Come, infatti, confermato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n.6034 del 2018, un comportamento colposo del danneggiato può interrompere il nesso tra fatto ed evento dannoso configurando un caso fortuito che, in base a quanto stabilito dall’articolo 2051 del Codice civile, libera l’ente gestore dalla responsabilità dell’accaduto.
Quindi, se una buca è oggettivamente visibile ed evitabile con l’ordinaria diligenza, perché segnalata o di dimensioni tali da essere percepibile dalla distanza, non è possibile ottenere il risarcimento.
Inoltre, quando il danno ci sarebbe stato in ogni caso, anche mantenendo una corretta condotta di guida, può essere riconosciuto un concorso di colpa del danneggiato con conseguente riduzione del risarcimento, così come stabilito dall’articolo 1227 del Codice civile.
Quando il risarcimento è respinto: le sentenze della Cassazione
Sono sempre più numerosi i casi in cui la richiesta di risarcimento per incidenti causati da buche stradali sia respinta. Ad esempio, secondo la sentenza della Corte di Cassazione n. 12174 del 2016: “il proprietario del suolo non ha responsabilità per la caduta dovuta a una buca sul manto stradale se la strada è nota al danneggiato”. Quando le condizioni dissestate della strada sono facilmente avvistabili e ben note al danneggiato, perché riguardanti ad esempio un tratto di strada percorso abitualmente dallo stesso e in cattive condizioni da tempo, l’automobilista può vedersi rifiutato il risarcimento, in quanto avrebbe potuto scegliere percorsi alternativi.
La sentenza della Corte di Cassazione n.25460 del 2020 ha inoltre respintola richiesta di risarcimento dei danni patiti a causa di un sinistro stradale nel quale la vettura era finita in una grande buca esistente sul manto stradale, in quanto in considerazione dell’ora diurna in cui l’incidente si era verificato e delle dimensioni della buca, questa non poteva non essere vista da un automobilista attento.
Assistenza di un avvocato esperto in incidenti causati da buche stradali
Nella richiesta di risarcimento per un incidente stradale a causa di buche nell’asfalto o di scarsa manutenzione del manto stradale, gioca a favore del richiedente la capacità di presentare una corretta documentazione a supporto. Per tale motivo, si consiglia di contattare un legale esperto in materia di incidenti stradali. Lo studio legale Scarpellini in diversi anni di attività ha seguito numerosi casi di incidenti stradali a causa dello stato del manto stradale e si sono risolti con l’ottenimento di un congruo risarcimento per i danneggiati.
Se hai subito lesioni a causa di un incidente provocato da buche stradali, chiedi subito un consulto.
Grazie all’esperienza maturata sul campo, lo studio legale Scarpellini segue i propri assistiti affinché possano ottenere un congruo ristoro.