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ToggleDopo un incidente stradale è necessario mettere in pratica tutta una serie di azioni per assicurarsi di avere le “carte in regola” per ottenere un congruo risarcimento.
Fin dai primi istanti dopo il sinistro, è innanzitutto indispensabile mantenere la calma. Nel caso in cui la costatazione amichevole non andasse a buon fine, si può cercare di ricostruire la dinamica di quanto accaduto, avvalendosi di foto, video e raccogliendo le dichiarazioni di eventuali testimoni.
Inoltre, se oltre ai danni alle cose, sono stati riportati anche danni fisici, il consiglio è sempre quello di chiamare un’ambulanza o di recarsi presso l’ospedale più vicino. Perdere tempo prezioso prima di richiedere l’accertamento di eventuali lesioni o traumi, potrebbe influire negativamente sulla successiva quantificazione del danno.
Per avere le idee chiare e sapere esattamente cosa fare, è sempre meglio chiamare un avvocato esperto in incidenti stradali che fornirà le informazioni e l’assistenza legale necessari per ottenere quanto spetta.
Sei vittima di un incidente stradale?
Siamo qui per far valere il tuo diritto al risarcimento.
Non lasciare nulla al caso. Affidati a chi ha una lunga esperienza in questa tipologia di sinistri.
Assicurazione Rc auto: a cosa serve?
La legge italiana obbliga tutti i proprietari di veicoli a motore ad assicurare i propri mezzi con la polizza RC auto che copre la responsabilità civile e garantisce il risarcimento dei danni in caso di incidente. Affinché la compagnia di assicurazione possa attivarsi ed intervenire, è necessario denunciare il sinistro entro tre giorni da quando è accaduto.
Come fare la richiesta di risarcimento danni?
La denuncia del sinistro può essere inviata alla compagnia di assicurazione per raccomandata, ma alcune compagnie accettano anche denunce telefoniche o via e-mail.
Se non c’è stata la possibilità di compilare il modulo di costatazione amichevole, la denuncia dovrà indicare esattamente la data e il luogo dell’incidente, le generalità delle persone e dei mezzi coinvolti, la descrizione della dinamica, gli eventuali danni alle persone e ai veicoli, con la relativa documentazione, e l’indicazione di eventuali testimoni.
Inoltre, il danneggiato deve dare la propria disponibilità affinché il perito incaricato dall’assicurazione possa prendere visione dell’auto e valutare l’entità dei danni.
Procedura diretta: quando si può fare?
Oltre alla procedura ordinaria, che prevede l’invio della richiesta di risarcimento alla compagnia del danneggiante, la legge prevede la procedura diretta, chiamata anche indennizzo diretto, che è stata introdotta nel 2006, modificando il Codice delle Assicurazioni Private con l’obiettivo di velocizzare i tempi del rimborso a favore del danneggiato.
La sua particolarità consiste nel consentire al danneggiato di inviare la richiesta direttamente alla propria assicurazione che provvederà al risarcimento, rivalendosi poi sull’assicurazione del responsabile del sinistro, secondo quanto stabilito dalla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD).
Questa procedura può però essere applicata solo in alcuni casi specifici.
Innanzitutto, l’incidente deve avvenire a seguito di una collisione tra due veicoli, entrambi coperti da regolare assicurazione e identificati con targa italiana, e il sinistro deve essere avvenuto nel territorio italiano o a Città del Vaticano o nella Repubblica di San Marino.
Inoltre, la procedura diretta non copre tutti i danni. Sono coperti i danni alle cose trasportate che appartengono al proprietario o al conducente e i danni per le lesioni lievi del conducente, cioè inferiori al 9% di invalidità permanente.
Se queste condizioni non sono soddisfatte, si applica la procedura ordinaria.
Come quantificare un risarcimento danni?
Dopo aver ricevuto la denuncia del sinistro, la compagnia di assicurazione incarica il proprio perito di esaminare l’auto e accertare l’entità del danno. Se l’incidente ha causato lesioni alle persone coinvolte, queste saranno sottoposte alla perizia del medico legale.
Gli esiti delle perizie tecniche e mediche, insieme al verbale delle forze dell’ordine intervenute sul luogo del sinistro, costituiscono la documentazione di base che consente all’assicurazione di formulare la propria offerta di risarcimento che dovrà essere liquidata nel giro di 15 giorni.
Il danneggiato, se non soddisfatto, potrà provare a trattare con l’assicurazione per ottenere un importo maggiore e, come ultima ratio, potrà adire le vie legali e avviare un procedimento per ottenere il congruo risarcimento.
Calcolo dei micro e macro-permanenti
Le lesioni temporanee o permanenti alle persone coinvolte nel sinistro stradale rientrano nel calcolo del danno non patrimoniale, di cui il danno biologico è una componente insieme al danno morale, che si riferisce invece alla sfera psicologica del danneggiato.
Il risarcimento del danno biologico a favore delle vittime di un incidente stradale è liquidato in maniera diversa, a seconda della tipologia delle lesioni.
Le lesioni di lieve entità, chiamate anche micro-permanenti, considerano il range d’invalidità che va da 1 a 9 punti, e sono liquidate sulla base del valore stabilito dall’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni che è aggiornato annualmente, tenendo conto delle variazioni del costo della vita, monitorato tramite l’indice ISTAT dei prezzi al consumo. Nel calcolo del risarcimento entrano in gioco anche altri fattori che contribuiscono a determinare il valore finale, quali l’età della vittima e il numero di giorni in cui la persona non è stata in grado di lavorare o svolgere le sue normali attività fino alla completa guarigione.
Le lesioni di non lieve entità, chiamate anche macro-permanenti, vanno da 10 a 100 punti d’invalidità, e attualmente sono liquidate sulla base di apposite tabelle giurisprudenziali. L’articolo 138 del Codice delle Assicurazioni stabilisce l’obbligo di creare una tabella nazionale unica per il calcolo dei risarcimenti, ma finora questa tabella non è stata introdotta. Nella sua assenza, per determinare l’importo del risarcimento, vengono considerate le tabelle del Tribunale di Milano che sono il riferimento principale a livello nazionale per valutare in modo uniforme il danno biologico, come confermato anche da numerose sentenze della Corte di Cassazione.
Perché rivolgersi ad un legale esperto?
Da quanto accennato, si comprende bene perché sia indispensabile avvalersi di un legale specializzato in incidenti stradali, in grado di trattare con la compagnia di assicurazione e far valere i diritti di chi ha subito un incidente stradale. In mancanza del supporto di un esperto si può rischiare di non ottenere quanto spetta e rimanere completamente insoddisfatti.
Lo studio legale Scarpellini ha maturato una lunga esperienza a servizio delle vittime della strada ed è in grado di tutelare i propri assistiti nei confronti delle compagnie di assicurazione e in tutti i gradi di giudizio.