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ToggleDopo aver inviato una richiesta di risarcimento danni alla compagnia d’assicurazione, a seguito di un incidente stradale grave, potresti trovarti nelle condizioni di ricevere una proposta di rimborso insufficiente o, addirittura, un rifiuto.
Affidarsi a un professionista che ha risolto tanti casi prima del tuo, è il solo modo per evitare situazioni spiacevoli. Nonostante un rifiuto o una proposta di risarcimento insoddisfacente, non è tutto perduto. Può ancora esserci la possibilità di recuperare quanto ti è dovuto.
La proposta di risarcimento danni non corrisponde alle tue aspettative?
Rivolgiti ad un legale esperto che ha maturato una solida esperienza nel risarcimento danni a seguito di incidenti stradali e sa come trattare con le compagnie di assicurazione.
Tempistiche e Scadenze Legalmente Stabilite per il Risarcimento
Il Codice delle Assicurazioni Private obbliga le compagnie a presentare un’offerta di risarcimento entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta per i danni alle cose o ai veicoli ed entro 90 giorni per i danni alla persona.
Il periodo di 60 giorni si abbrevia a 30 nel caso in cui i due conducenti dei veicoli coinvolti abbiano firmato il modulo di constatazione amichevole di incidente (CAI).
Se il sinistro ha provocato lesioni alla persona, i 90 giorni iniziano a decorrere dalla data di presentazione del certificato medico che attesta la guarigione o la stabilizzazione dei postumi.
Nel caso in cui la richiesta presenti, invece, delle lacune o manchi di elementi essenziali, la compagnia assicurativa può richiedere informazioni integrative entro 30 giorni.
Una volta accettata l’offerta economica da parte del danneggiato, la compagnia è infine obbligata ad effettuare il pagamento entro 15 giorni.
Offerta Risarcitoria Assicurazione Insufficiente: come rifiutarla?
Come illustrato nella panoramica precedente, la legge italiana obbligala compagnia assicurativa a formulare nei tempi stabiliti un’offerta di risarcimento. Il danneggiato non è però obbligato ad accettarla.
Lettera rifiuto offerta assicurazione
Se la parte lesa ritiene che la proposta della compagnia di assicurazione non sia congrua rispetto a quanto richiesto, può inviare una lettera di rifiuto, nella quale dichiara di accettare la somma offerta solo a titolo di acconto, perché il danno subito è di valore monetario maggiore rispetto a quello offerto.
Accettare risarcimento con riserva: cosa significa?
Il danneggiato può, così, decidere di accettare l’offerta con riserva, a titolo di acconto sul maggiore danno subito e rilanciare la trattativa con l’assicurazione, tentando di addivenire a un importo più favorevole, prima di ricorrere alle vie legali.
Mancata offerta assicurazione: come comportarsi?
A volte, può succedere che la compagnia di assicurazione non presenti un’offerta o ritardi nella liquidazione del sinistro. Anche in questi casi, il danneggiato è tutelato dalla legge e ha il diritto di inviare un reclamo per obbligare la compagnia a riesaminare il caso e fornire una risposta motivata entro 45 giorni dalla ricezione della segnalazione.
Se, dopo aver contattato l’ufficio reclami della compagnia assicurativa, la risposta tarda ad arrivare o non è ancora soddisfacente, il danneggiato può presentare un ricorso al Servizio Tutela degli Utenti presso l’IVASS (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni). Si tratta di un servizio di assistenza a favore degli automobilisti titolari di un regolare contratto di assicurazione che copre le situazioni in cui la compagnia si rifiuta di liquidare il danno causato da un incidente stradale, o quando il risarcimento subisce ritardi.
Per dovere di chiarezza, è importante sottolineare che l‘Ivass fornisce una valutazione sul comportamento adottato dalla compagnia di assicurazione, ma non ha il titolo per intervenire nel merito.
Al fine di ottenere quanto gli spetta, il danneggiato non soddisfatto deve prima cercare una soluzione attraverso una procedura di conciliazione e solo in seguito, se questa non va a buon fine, potrà rivolgersi al giudice.
Contestazione perizia medico legale assicurazione
Il danneggiato ha anche il diritto di contestare la perizia medico legale se la ritiene insoddisfacente, richiedendo l’intervento di un perito di parte che, dopo aver valutato l’entità del danno, potrà evidenziare gli eventuali errori nei calcoli e contestare la proposta di risarcimento presentata dalla compagnia assicurativa.
Calcolo del giusto risarcimento danni alla persona
Affinché il calcolo del risarcimento per danni alla persona sia congruo, chi ha subito un danno biologico a seguito dell’incidente stradale deve raccogliere e inviare all’assicurazione tutta la documentazione sanitaria in suo possesso per consentire al medico legale di valutare concretamente i danni subiti e stabilire, se esistente, il tipo di inabilità e invalidità.
L’inabilità temporanea si ha quando il danneggiato non può svolgere per un periodo circoscritto le normali attività quotidiane a causa dell’incidente (come, ad esempio, se non può lavorare durante il ricovero in ospedale). L’invalidità è, invece, permanente se i danni subiti sono irreversibili.
In entrambi i casi, il calcolo del danno biologico non è determinato in modo soggettivo dal medico legale, ma si basa su tabelle che specificano parametri numerici per quantificare l’entità del danno e, di conseguenza, stabilire l’importo del risarcimento.
Farsi seguire da un avvocato esperto fa la differenza
Da quanto premesso, è evidente come l’assistenza di un avvocato competente,fin dalle prime fasi dopo l’incidente, sia fondamentale per evitare errori che possono compromettere il diritto a un adeguato risarcimento dei danni subiti.
L’Avvocato Roberta Scarpellini, specializzata nel risarcimento danni derivanti da incidenti stradali, inclusi i casi più gravi e fatali, è da sempre un punto di riferimento per le vittime della strada.
Fondatrice dell’Associazione Nevra per il riconoscimento del danno neuropatico, attraverso il suo studio legale offre assistenza in tutto il territorio nazionale per garantire ai propri assistiti il diritto ad ottenere un congruo risarcimento.